Vendere arte contemporanea

Vendere arte contemporanea

Vendere opere concernenti l’arte contemporanea, a differenza di quello che potrebbe apparire, è un discorso molto chiacchierato, di cui si considerano tutte le tipologie di valori, partendo dai più sgargianti, fino ai valori più reconditi. In tali termini, vorremmo far capire ai lettori di questo articolo che l’arte non si vede più come la normale esposizione dell’opera in una galleria d’arte, ma si parla altresì di tutte le rivalutazioni che tali creazioni ottengono da chi le compra. Comunque sia, prima di partire con l’ interessarci meglio in tutto ciò, sarebbe meglio semplificare la definizione di “Arte Contemporanea”, facendone risaltare le particolarità più importanti.

In primis è giusto evidenziare le complessità di una esatta definizione, non essendo presente un momento della storia giusto in cui immetterla, o un’istituzione principale conosciuta da critici d’arte, storici e i differenti artisti. Comunque possiamo indicare gli anni ’60 del secolo scorso come il periodo di passaggio dall’Arte Moderna a quellaContemporanea. E’ contemporaneo tutto ciò che è creato artisticamente nel presente, cioè durante il suo svolgimento e in costante spinta propulsiva. Modello di arte del quale possiamo avere diretta testimonianza, a volte anche senza saperlo, e che si manifesta con creazioni prodotte con strategie e linguaggi tra di loro dipendenti: la pittura, la scultura, fotografia, videoarte, arte digitale, le performance, le installazioni.

Terminata questa obbligata premessa, veniamo alla nostra discussione, ossia il vendere arte contemporanea. Trattasi di una tendenza in intensa espansione, data una rivalutazione nuova dell’arte contemporanea che è stata presente negli ultimi tempi. Riorganizzare delle gallerie d’arte e, dopo, alla vendita e acquisto delle varie creazioni, non è proprio un’operazione poco complessa né tanto meno. La vendita difatti è solamente il passo terminale di un procedimento che possiede come primo passo il bisogno di imbastire contatti con i vari professionisti del settore, per far risaltare il loro impegno nella collaborazione alla gestione della mostra. A seguire tale primo passo abbiamo poi il contatto di tutti i mass media (televisione, giornali, ecc.) per pubblicizzare la mostra.

Alla fine, un iter burocratico vede la convalidazione delle opere d’arte ed il contatto con le case d’aste per la vendita arte contemporanea. Con l’evoluzione del mercato d’arte, le case d’aste rispondono alle correnti esigenze dichiarate da tutti i collezionisti, ed anche da chi vorrebbe compiere un investimento. Sia chi vorrebbe comprare un’opera , sia chi vuole cederla, si otterrà la migliore soddisfazione mediante un sistema che da una mano a tutti coloro che danno all’arte un indubbio e meritevole valore.

METTERE SOLDI NELLA ARTI FIGURATIVE

METTERE SONDI NELLA ARTI FIGURATIVE

Le scelte figurative sempre più esempio di business ed denari. Non a caso il campo dell’arte attira sempre più finanziamenti ed da parte di singoli e di società trasformandosi in un vero e proprio affare. Infatti investire in arte è più fruttifero. I soldi per la cultura sono più vantaggiosi dal lato tributario nei confronti di quelli nel campo degli immobili, infatti gli investitori hanno meno contributi da versare. Possedere una creazione estetica non comporta il pagamento di imposte aggiuntive come ad esempio possedere unadimora.

Fare investimenti nell’arte figurativa, poi, consente al possessore di beneficiare del fascino della creazione, e rappresenta un’interessante convenienza di cambiamento per i propri impegni fiscali.

Inizialmente all’ ottenimento di una espressione visiva, tuttavia, è opportuno verificarne derivazione e attendibilità presso il gallerista oppure l’azienda di vendita. Dietro l’acquisto dell’opera, poi, è bene chiedere l’autentica all’artista, se non è morto, o all’associazione o alla biblioteca, se ci sono, o in mancanza, ai discendenti.

L’investimento più importante è sicuramente quello in creazioni storiche, ed nelle espressioni di creatori celebri i quali ma non hanno fin qui raggiunto l’apice delle stime.

Investire in esperti ad avvio fortuna potrebbe non a caso essere un rischio, in quanto essi potrebbero scegliere di lasciare a metà la propria professione estetica,ed dunque la somma investita non si rivaluterebbe.

Realmente comprare e poi vendere di nuovo una creazione di un creativo sconosciuto potrebbe rivelarsi anche notevole finanziariamente. Però c’è sempre un pericolo. Già l’esteta può trascurare la sua creazione. Utile per quello che investe è possedere una buona cultura della cultura artistica ed detenere sesto senso per questo campo. Recarsi alle biennali agli eventi culturali,alle mostre e molte altre cose può certamente aiutare.

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Vendere Quadri facilmente

Vendere Quadri facilmente

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Oggi, notata l’esigenza di investire,il mercato dell’arte si è espanso,aumentando in tal modo la quantità degli affari. Pertanto notata la rinnovata scoperta e la odierna rivalutazione del ambiente artistico,questo è divenuto una nuova forma di fare affari. Tuttavia,qualche anno fa gli affari di opere artistiche si riteneva fossero esclusivamente un hobby di qualche interessato,o comunque di una piccola cerchia  di elite e di clienti che stabilivano le leggi di mercato.Tuttavia, considerata il notevole ampliamento dell ‘interessamento all’ambiente artistico possiamo dire che i proprietari di opere in vendita potrebbero beneficiare di tale attimo così fruttuoso.

Molti sono i siti, abilitati nella vendita di quadri, che presentano una innumerevole selezione di opere d’arte moderna e contemporanea, di tele e sculture sia di artisti rinomati che affioranti.

Chiarimenti dettagliati sulla vita e le opere di ogni artista concedono altresì a coloro i quali non sono particolarmente educati in materia, capire concezione,nozioni e per di più, di farsi un’opinione riguardo il possibile valore delle opere o dei quadri in vendita.

La galleria artistica (www.galleriadarte.com), ha come traguardo da raggiungere quello di proporre una integrazione pluriculturale, fatta di discussioni e scambi tra differenti culture.

E’, difatti, un ambiente dedicato all’ arte ed alla pubblicità artistica, una fucina di idee ed una esposizione di visibilità per gli artisti che auspicano a farsi conoscere e far riconoscere i loro lavori, che siano quadri, sculture o ceramiche.

La galleria artistica si occupa anche di vendita opere: per ogni artista che viene presentato c’è un modulo (vendita quadri) mediante il quale l’ospite può fare una proposta per ogni tela mostrata.

 il movente dei innumerevoli portali dedicati all’arte, è incrementare  il più possibile il numero del pubblico che intende l’arte come un metodo di investimento,o come mezzo per espandere  la propria cultura.Per questo ci sono parecchi portali dedicati all’arte, così come delle gallerie, che offrono i propri ambienti, sfruttati come momento di riunione e di sapere e come mezzo promozionale per l’artista. Il nostro augurio è quello di un cambiamento di rotta che tenda di più verso la valorizzazione della cultura in tutte le sue forme,con l’aiuto della politica e delle istituzioni pubbliche. Infatti si spera sempre in un maggiore utilizzo dei luoghi dedicati all’arte. Ciò darebbe dunque l’adatto riconoscimento ad una realtà così nobile come l’arte,molte volte trascurata.

Un nuovo movimento artistico:L’Espressionismo

Successivamente al Naturalismo e all’Impressionismo,agli inizi del 1900,si formò in Germania un nuovo movimento artistico,che originariamente riprenderà solamente le arti figurative e poi si estenderà al teatro, alla musica, alla letteratura, e al cinemaSi forma precisamente nel 1905 a Dresda,in simultaneità alla creazione del gruppo Die Brucke,ovvero il Ponte.Tra i suoi componenti:  Ernest Ludwig Kirchner,creatore e personaggio di maggior rilievo nel gruppo,Karl Schmidt-Rottluff, Erich Heckel, e Fritz Bleyl. Quest’ultimo abbandonerà ben presto il gruppo per darsi all’architettura. Più tardi si aggregheranno al gruppo  Emile Hansen, più conosciuto con il nome d’arte di Nolde, Max Pechstein, e Otto Muller.

La corrente artistica dell’Espressionismo modifica il linguaggio espressivo, opponendo all’obiettività delle sensazioni l’individualità dell’espressione. Elemento cardinale è difatti la raffigurazione della realtà secondo l’emozione che questa ha creato nell’uomo, con il derivante superamento della raffigurazione veristica della materia inanimata, e la negazione della tridimensionalità, della angolazione e della creazione delle strutture secondo metodi scolastici. I colori,utilizzati in modo intenso e forte, oltre alle linee dure e spezzate, sono sufficienti a comunicare la percezione triste e pessimistica che gli artisti appartenenti al gruppo Die Brucke hanno nei riguardi del mondo e della società in cui esistono.

Infatti con cromaticità dura e con forme incisive,gli Espressionisti,comunicano all’interno delle loro composizioni le loro preoccupazioni e i loro stati d’animo di una realtà triste come quella del 1900.Infatti tale realtà dei primi anni del secolo è una realtà amara,  contraddistinta da guerre, contrasti politici, scomparsa di modelli, scontri di caste, e sono esattamente questi le materie analizzati dagli Espressionisti. Essi quindi ricercano una pittura rivolta all’interiorità profonda dell’animo umano, disprezzando la pittura indagatrice del piacere puramente estetico,appartenente agli Impressionisti. Percià “l’occhio interno”, e quindi l’emotività,si sostituisce a quello esterno,percepibile solo oggettivamente

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L’arte come un riparo e come un mezzo per ottenere grandi uili

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Al giorno d’oggi l’arte sta vivendo un momento di forte ritrovamento e apprezzamento.

Bisogna precisare che non è più qualcosa di esclusivo di chi può permettersi di spendere cifre sostanziose in codesto settore, oppure di critici d’arte capaci di comprendere il valore tacito dell’opera che stanno osservando.

L’arte quindi è oramai un qualcosa che riguarda qualunque persona, tutti coloro che la prediligono e che abbracciano tutte le manifestazioni.

È ugualmente incontestabile l’enorme potere di seduzione che l’arte può generare, il che spinge parecchi collezionisti e privati che amano l’arte a comprare opere.

L’arte, difatti, è considerata una moderna modalità di investimento, pieno di vantaggi e soprattutto di elevatissimo livello.

Ma perché investire in arte?

È da premettere che sin dalla seconda metà del XX secolo l’acquisto delle opere dimostrava la partecipazione alla vita ed alla cultura del proprio Paese, in aggiunta che è una discreta modalità di tutela dei risparmi.

Questa “filosofia” si è perpetrata nel tempo, infatti i tempi odierni, caratterizzati da una chiara incertezza, vedono l’acquisto di un’opera d’arte un ottimo modo per salvaguardare il proprio denaro. L’arte, per questo, è vista anche come un ottimo riparo.

Investire in arte porta notevoli vantaggi in ambito fiscale, dal momento che per i privati le plusvalenze negli acquisti delle opere d’arte non sono soggette a tassazione.

Possedere delle opere d’arte, inoltre, non prevede il pagamento di alcuna tassa, né qualche denuncia all’interno della dichiarazione di redditi.

La diversità principale di codesta forma di investimento rispetto alle altre è che l’arte permette al possessore dell’opera di usufruire dell’estetica dell’opera stessa. Investire in questo settore è un fattore di diversificazione, in quanto qualsiasi imprenditore ha come obiettivo il maggior guadagno con il più basso rischio. Naturalmente gli investimenti potenzialmente più redditizi comportano una minima percentuale di rischio, infatti questi investimenti potrebbero non produrre come sperato oppure nei peggiori casi non produrre alcun guadagno.

L’investitore che aspira a percepire un notevole guadagno dai propri risparmi accumulati nel tempo deve pertanto diversificare i propri investimenti e calcolare la loro redditività in un periodo lungo. Un investimento diversificato è quello sistemato in più classi di attività diverse, non esclusivamente finanziarie (azioni od obbligazioni), bensì pure alternative (immobili e arte).

In questo modo si ha la possibilità di guadagnare potenzialmente tanto con un rischio davvero basso.

Quando si scrive lungo termine si intende un periodo di circa sette anni nel quale è parecchio probabile che un determinato investimento, sia esso riferito alle azioni, ad immobili od all’arte, produca un guadagno superiore rispetto a quello dei titoli rilasciati dallo Stato.

Le aste di opere d’arte e vendite di quadri online

Le aste di opere d'arte e  vendite di quadri online

Al giorno d’oggi l’arte ha assunto un nuovo ruolo, complice la riscoperta e la rivalutazione di tale settore. Come inevitabile effetto è stata creata una innovativa forma di investire. Si tratta di una forma di investimento alternativo che permette di effettuare una diversificazione del patrimonio non solamente finanziario ma altresì culturale. In confronto all’investimento tradizionale, consente di avere dopo un po’ di tempo rendimenti davvero elevati, e poi costituisce notevoli vantaggi fiscali; per i soggetti, difatti, le plusvalenze nella compravendita di opere d’arte non sono soggette ad alcuna tassa. In più, investire in arte permette al soggetto di godere esteticamente dell’opera. Appendere un quadro alle pareti della propria casa e poter “beneficiare” sotto forma visiva è senza dubbio una soddisfazione più grande rispetto a possedere il certificato di un titolo di borsa.

Allo scopo di divulgare la cultura artistica alla gente nel modo più vasto possibile, Internet offre un’ampia selezione di opere d’arte sia moderna che contemporanea, facendo visionare quadri, sculture, litografie, incisioni. Sottolineamo come esempio Artitaliana (www.artitaliana.it) , specializzata nella vendita di quadri via web, il cui obiettivo è quello di divenire un intermediario per autori, collezionisti e gallerie. Gli autori possono vendere i quadri in maniera diretta e gestirne la vendita, organizzare mostre online, sottolineare eventi in programma, rendere più aggiornata la propria scheda.

Collezionisti e galleristi possono vedere i risultati delle principali aste italiane, ed inoltre possono ricreare mostre online di autori oppure correnti pittoriche, fare un programma delle mostre all’interno della galleria, inserire articoli di critica relativi all’artista che incontra il loro interesse. Attraverso questo business vengono soddisfatte le richieste di entrambe le parti, esigenze collegate fra di loro in modo indissolubile. Artitaliana è un’associazione culturale senza fini di lucro il cui scopo sarebbe quello mettere in mostra e dare valore, tutelandolo, il lavoro di pittori, di scultori, musicisti, di letterati, poeti, di artisti del cinema, del teatro e anche della televisione, dando particolare spazio alle arti visive.

In un mondo in cui la comunicazione di massa è vista come un elemento che primeggia dappertutto, l’aiuto del web per la diffusione di notizie che riguardano l’arte è sicuramente utilissimo: in questo modo, difatti, non solo si dice alla gente di come si sta evolvendo questo settore, ma queste notizie giungeranno in pochissimo tempo su tutto il territorio mondiale, grazie all’alta velocità e i ridotti costi del web. Grazie a mezzi come le mail, Internet diventa uno strumento potentissimo al servizio di chi vuole fare informazione, ma anche al servizio dei giovani che sono intenzionati a prendere una strada definitiva per la loro vita.

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Dettagli sul Fauvismo

Dettagli sul Fauvismo

Il Fauvismo è un movimento pittorico francese sviluppatosi tra il 1898 ed il 1908, dove l’ideologia è quella di lasciare lo stile sfumato tipico degli impressionisti e rifarsi a dei colori più decisi e sfavillanti. Il termine”fauves” (in francese “belve”) è utilizzato, dapprima in senso negativo, dal critico d’arte Vauxcelles per definire un gruppo di artisti che espongono in una collettiva presso il Salon D’Automne di Parigi nel 1905. Tale appellativo si deve alla “selvaggia” violenza del colore, utilizzato, per l’appunto, nella sua versione più pura.

Nella corrente descritta l’importante non è il significato o quello che il quadro deve trasmettere ma sono importanti le forme e l’utilizzo del colore che dona la vera e propria espressività che si distacca dalla realtà. Seppur durato pochi anni il Fauvismo lascia un contributo importante all’arte. I più importanti pittori delI’epoca sono  André Derain, professionista in fatto di tonalità,  Maurice de Vlaminck, cultore di paesaggi, Raoul Dufy ed il più noto Henri Matisse.

I suoi dipinti fanno un uso selvaggio delle tonalità e la contrappongono, alla mancanza di alcuni elementi fino ad allora importanti come le luci, le ombre e la prospettiva, caratteristiche tutte slegate dalla concezione che voleva l’arte legata a un’imitazione naturalistica della realtà.

In particolare, il pittore attua una separazione ottica dei colori: arrivando addirittura a far diventare un naso serve se fa bene all’espressività del quadro. Si delinea così la concezione del colore come elemento personale e del tutto soggettivo, indipendente dalla realtà circostante. Tra i lavori di Matisse ricordiamo “Les poissons rouges” e “La Danse”.

Descrizione dell’Arte povera

Questa particolare arte ha parecchi elementi accomunanti con l’Arte concettuale per ciò che riguarda le forme espressive e i fondamenti della teoria. L’Arte Povera nasce negli anni sessanta in Italia, ed è andata immediatamente contro i più importanti schemi tradizionali del “fare arte”; infatti, la cosa che inizialmente non veniva accettata fu l’uso dei materiali “poveri”, appunto, utilizzati per la creazione delle opere d’arte. I materiali erano, paglia, legno, ferro e altri oggetti differenti, usati solamente per la loro immediatezza sensoriale.

L’utilizzo di questi materiali “poveri” è chiaro: si vuole tornare a possedere i valori primari, come per esempio quello della terra e della natura. Così facendo, si andrebbero a rievocare le strutture originarie della società contemporanea. Molte volte, nell’arte povera, il concetto d’arte più importante si racchiude all’interno di una struttura temporanea, il cui valore è quello di precarietà del tempo, che va ad agire sul concetto di durata della vita della creazione artistica. Se volessimo fare degli esempi, avremmo tantissimi artisti da elencare, ma uno dei più importanti artisti corrisponde al nome di Mario Merz, che si è dedicato a tale arte costruendo i suoi famosi igloo, utilizzando naturalmente materiali ogni volta diversi, come ad esempio il legno o il neon.

Un secondo artista da citare è senza dubbio Jannis Kounellis, i cui primi dipinti cominciano con delle particolari tele monocrome i cui soggetti più importanti sarebbero numeri, lettere e simboli matematici. Dopo questo, quest’artista inizia ad usare degli oggetti poveri come quelli prima affermati, sino a raggiungere anche l’esposizione di animali usati opera d’arte.

Gli ultimi creatori da citare sono Luciano Fabro e Michelangelo Pistoletto. Luciano Fabro compone le proprie opere con i materiali più svariati. Le proprie opere, dette “Italia”, rappresentano, appunto, la forma della penisola, e sarebbero le opere maggiormente significative della propria produzione; il secondo, invece, usa materiali particolari, come per esempio l’acciaio. Difatti, sono davvero noti i suoi “Quadri specchianti” costituiti da una superficie acciaiosa che da la possibilità al visitatore di vedere se stesso a fianco delle immagini raffigurate.